Ogni anno il 24 marzo, data dell’annuncio nel 1882 da parte di Robert Koch della scoperta del bacillo tubercolare che causa la TBC, il mondo celebra la Giornata Mondiale per la lotta contro la TBC. Si prevede che nel 2012 la TBC infetterà quasi 9 milioni di persone e di queste 1.4 milioni moriranno, cioè quasi 4000 al giorno. Questo significa che uccide come 6 epidemie di SARS ogni giorno e come l’affondamento di 3 Titanic ogni giorno. Globalmente è la causa di morte numero 1 tra tutte le malattie infettive. Nessun Paese ha mai eliminato la TBC e in Italia ogni anno si notificano ancora 3500 casi. Si associa spesso all’HIV in un duetto mortale, con oltre un milione di casi all’anno tra i sieropositivi, specie in Africa, tra i quali costituisce la causa n.1 di morte. Nell’ultimo decennio sono apparse forme di TBC resistenti alla maggior parte dei farmaci antitubercolari disponibili, specie nell’ex URSS. Una di queste forme, identificata come MDR-TB (multidrug-resistant tuberculosis) colpisce circa mezzo milione di persone ogni anno e risulta spesso fatale.Eppure, malgrado questo quadro desolante, si tratta di una malattia guaribile in quasi tutti i malati a patto che sia riconosciuta e trattata in tempo. I protocolli di controllo internazionali promossi dall’OMS dal 1995 hanno guarito 46 milioni di persone e salvato la vita a 7 milioni di persone rispetto agli standard precedenti. La vera sfida è fare capire ai governi che devono investire cifre adeguate per poter fornire alle proprie popolazioni dei servizi efficaci, i mezzi diagnostici piu’ rapidi (uno nuovo test lanciato dall’OMS fa la diagnosi di TBC e di resistenza ai farmaci in 100 minuti!), e farmaci di qualità per il periodo di trattamento necessario. Quest’anno la Giornata Mondiale per la lotta alla tubercolosi lancia una sfida: vedere la fine della tubercolosi. E’ giunto il momento, dopo anni di progresso, di spingere per una più rapida eliminazione delle epidemie di TBC, idealmente già nei decenni a venire. Questo richiederà un grande impegno da parte di tutti: governi, organizzazioni non governative, donatori, fondazioni, privati e la società nella sua interezza.Ognuno di noi può contribuire alla lotta globale contro la tubercolosi. I musicisti e gli artisti in genere hanno la capacità di attrarre l’attenzione di grandi masse in tutto il mondo, spostando l’attenzione su questo antico nemico. Un’adeguata informazione è fondamentale per combattere la TBC e la povertà che è spesso all’origine di queste epidemie. Ringrazio quindi tutti i musicisti che hanno donato il loro tempo e la loro musica per spargere questo messaggio.La lotta alla tubercolosi ha bisogno del vostro supporto.
Dr. Mario C. Raviglionedirettore Stop TB Department (STB)Organizzazione Mondiale della Sanità