Proseguiamo con la pubblicazione dei «Regesta» di don Pietro Bertolla (vol. II°, n. 38, su anno, Biblioteca del seminario di Udine) che contengono numerose notizie sulla parrocchia di Nimis e le altre cure d’anima di parlata slovena della montagna circostante.
La visita compiuta il 2 dicembre 1912 da mons. A. Anastasio Rossi, di cui nell’ultimo numero del Dom, provoca malumori tra quelli di Torlano «perché l’Arcivescovo nella gita che fece da Nimis per Torlano, passò per Romandolo. Di più, perché nell’incontro chiamava il loro vicario col titolo di cappellano. Perciò nel domani (3 dicembre) si presentò da Sua Eccellenza una commissione».
Il 19 dicembre l’Arcivescovo accettando l’istanza dei filiali di Monteapera eresse quella cappellania in vicaria-curata. Il curato per conto dei matrimoni verrà delegato dal pievano semel pro semper (una volta per sempre, ndr). Daranno l’affranco degli incerti matrimoniali, ecc. Il pievano vi funzionerà alla Ss. Trinità, e il curato interverrà a Nimis ai 19 giugno (festa dei santi patroni Gervasio e Protasio, ndr) e nella V» dopo Pasqua, durante il voto. Quelli di Monteaperta, invece, nel 1913 «si sciolsero dall’intervenire a Nimis per la processione generale la V» di Pasqua».
«Proponendo il cappellano di Chialminis l’ampliamento del coro della chiesa di S. Elena, ebbe il consenso di quel popolo, del quale abusando si cimenta alla costruzione di una chiesa ex novo, di guisa che la facciata da ponente passi a mezzodì. Disegno del Gorgacini; e ribellione a Chialminis. Sfido io! (commenta il Bertolla)».
Il 25 luglio 1913 si celebrò messa in Cergneu sotto la tenda, sopra un altare portatile fissato nell’ambito della chiesa in costruzione. Il successivo 7 agosto con una gran mensa sacerdotale si inaugurò la cappella di Usiunt sul Bernadia (Sedilis).
Il 13 ottobre 1913 fu eretta la cappellania curata di Romandolo; ai 16 ottobre don Cuciz è nominato cappellano curato. In dicembre furono portati a conclusione alcuni importanti lavori: il 6 fu benedetta la canonica e il 13 il battistero di Romandolo; il 14 il pievano di Nimis benedì la nuova chiesa di Cergneu Superiore. Nel 1914, si ebbero alcuni spostamenti del clero in cura d’anime. Il 23 aprile don Colautti «abbandonò Torlano per portarsi organista a S. Giacomo di Udine. La perdita di Romandolo, le questioni insorte a Vallemontana, ove si pretende la messa una festa al mese, il campanile che non si compie, la natura refrattaria dei Torlanesi disgustarono il vicario e lo indussero a partire. È già designato il successore nella persona di pre Emidio Rizzi, vicario di Stella, oriundo da Colloredo di Prato. Quelli di Torlano non vogliono avere sacerdote, poiché sono in dissidio con Vallemontana. Ci sarebbe il rev. Berra che agnognerebbe quel posto, per seco ritirare lo zio Slobbe parroco di Variano. Vedremo!».
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